BREXIT

Il prossimo 29 marzo 2019 è fissato il termine per la fase finale della “BREXIT” (i.e. British Exit), iniziativa del governo inglese a seguito del Referendum del 23 giugno 2016.

Ad oggi vi è ancora molta incertezza sulle modalità del distacco del Regno Unito dall’Unione Europea e tutto dipenderà dal voto del Parlamento UK a metà gennaio 2019.

Se non ci sarà accordo o se il Parlamento UK rifiuterà la bozza d’accordo discussa in questi mesi, la scadenza del 29 marzo 2019 potrebbe essere posticipata; la Corte di Giustizia Europea ha affermato che il Regno Unito potrebbe persino annullare la Brexit senza l’accordo di altre nazioni.

L’incertezza attuale in tema di BREXIT coinvolge anche la tutela dei diritti di Proprietà Intellettuale ed Industriale nel Regno Unito.

Allo stato attuale, le ultima notizie e stime sulla situazione in UK sembrano indicare che:

  • per i marchi dell’Unione Europea  o design comunitari già giunti a registrazione sarà data la possibilità di aver automaticamente (e senza pagamento di ulteriori tasse o altro) un equivalente diritto in UK dando possibilità al titolare di esercitare un opt out qualora lo stesso non intenda mantenere la tutela in UK;
  • per le domande di marchio dell’Unione Europea  o di design comunitari che saranno ancora pendenti al 29 marzo 2019, la questione sarà più complessa. Ad oggi sembra che sarà data la possibilità al titolare della domanda di marchio dell’Unione Europea /design comunitario di depositare entro 9 mesi la corrispondente domanda di marchio/design in UK pagando i relativi costi. Visto che ormai il termine del 29 marzo prossimo si sta avvicinando e che l’incertezza è piuttosto alta, fino a quando il Parlamento UK non avrà approvato un accordo sulla BREXIT e non si sarà fatta maggiore chiarezza sulla situazione, qualora ci fosse interesse a tutelare nuovi marchi/design in Unione Europea, sarà prudente depositare nuove domande di marchio in Unione Europea unitamente a nuove domande di marchio a livello in UK tramite il sistema nazionale ovvero internazionale;
  • per eventuali accordi di coesistenza/natura commerciale già esistenti e validi in EU, invitiamo a riconsiderarli al fine di valutare se sia opportuna un’integrazione ovvero una rinegoziazione degli stessi al fine di metter in chiaro la vigenza dell’accordo anche per il territorio UK, soprattutto qualora detto paese sia considerato importante e/o strategico;
  • per eventuali sorveglianze doganali europee, in base a quanto indicato dai nostri colleghi UK, se il Regno Unito dovesse distaccarsi dall’Unione a marzo, le domande di intervento doganale presentate tramite un rappresentante in Regno Unito ai sensi del Regolamento UE cesseranno di avere effetto, non solo nel Regno Unito ma anche nel resto dell’UE. Se invece vi sarà un accordo, è probabile che le domande di intervento rimarranno in vigore in base alle disposizioni transitorie. Anche questa questione dovrà essere attentamente considerata non appena vi saranno noti gli ultimi sviluppi sulla BREXIT (presumibilmente dopo metà gennaio)

Alla luce di quanto sopra indicato, per qualsiasi domande sulla BREXIT in relazione ai vostri diritti di Proprietà Industriale o qualora desideriate che il nostro studio conduca una verifica in merito al vostro portfolio marchi/design in  UE/Regno Unito, non esitate a contattarci.

Giulia Lavizzari
Resp. Dipartimento Marchi
lavizzari@dragotti.com