Brevetto unitario e tribunale unificato dei brevetti

Il brevetto unitario e il Tribunale Unificato dei Brevetti (Unified Patent Court, oppure in breve UPC) entreranno in funzione il 1° giugno 2023, grazie alla ratifica da parte della Germania avvenuta lo scorso 17 febbraio.

Il brevetto unitario avrà effetto in almeno 17 degli attuali 27 stati membri dell’UE, ovvero in Austria, Belgio, Bulgaria, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Olanda, Portogallo, Svezia e Slovenia.

Altri stati della UE potranno comunque aggiungersi in qualsiasi momento ed è prevedibile che molti di loro, fatta eccezione per Croazia, Polonia e Spagna, lo faranno prima del prossimo 1 giugno.

Il brevetto unitario sarà concesso dall’Ufficio Brevetti Europeo (EPO) ed il fatto che esso sia trattato come un unico brevetto, non richiedendo più di essere convalidato ed amministrato a livello nazionale, porterà risparmi sostanziali, in particolare per tutti quei titolari che normalmente convalidano i propri brevetti europei in almeno quattro stati della UE.

Ciò non di meno, la scelta di convalidare un brevetto europeo come brevetto unitario, dovrà essere effettuata non solo in funzione di considerazioni puramente economiche, ma anche tenendo conto della rilevanza dell’invenzione da esso tutelata.

Quanto all’UPC, esso avrà esclusiva giurisdizione in materia di azioni di contraffazione, di azioni declaratorie di non contraffazione e di azioni di nullità sia di brevetti europei sia unitari.

I titolari di brevetti europei che non desiderano che i propri brevetti ricadano sotto la giurisdizione centrale dell’UPC, potranno rinunciare a tale giurisdizione depositando la cosidetta richiesta di “opt-out” presso lo stesso UPC.

Considerando che non è attualmente possibile prevedere gli orientamenti giurisprudenziali di un tribunale che non è ancora entrato in funzione, e alla luce del rischio insito in un’azione centralizzata presso un unico tribunale, che potrebbe portare alla revoca del brevetto in tutti gli stati della UE, potrebbe essere consigliabile rinunciare alla giurisdizione dell’UPC nel caso di brevetti europei di particolare rilevanza economica.

Nel caso in cui il titolare di brevetto europeo decida di procedere in tal senso, è comunque consigliabile che la richiesta di “opt-out” sia depositata prima del 1 giugno 2023; tale richiesta non sarà infatti ricevibile una volta che il brevetto in questione sarà oggetto di un’azione di nullità presso l’UPC.

I professionisti della Dragotti & Associati sono a vostra disposizione sia per il deposito di eventuali richieste di “opt-out”, sia per aiutarvi nel pianificare le strategie brevettuali più appropriate ed esaminare il vostro portafoglio brevettuale, al fine di identificare quei brevetti europei per i quali sarebbe prudente rinunciare alla giurisdizione dell’UPC.

Non esitate quindi a contattarci scrivendo direttamente al vostro professionista di fiducia oppure contattandoci al seguenti indirizzo email: info@dragotti.com