Il marchio online: cosa fare per tutelarlo

Internet permette al titolare di far conoscere il proprio marchio in tutto il mondo in modo capillare ed efficace, ma al contempo può esporlo a rischi di uso illecito e contraffazione da parte di terzi.

Abbiamo già visto come il discorso della proprietà intellettuale online sia strettamente legato al tema dei nomi di dominio: l’URL di un dominio utilizzato dal titolare nell’ambito della propria attività commerciale è equiparabile ad un marchio di fatto ed è oggetto di tutela secondo quanto previsto dal Codice della Proprietà Intellettuale.

Esistono ulteriori strumenti per proteggere online il marchio e il corrispondente nome a dominio.

Attraverso la procedura di riassegnazione, regolata dalle norme ICANN (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers), è possibile contestare la registrazione da parte di terzi di un nome di dominio identico o simile al proprio marchio o denominazione sociale e richiederne il trasferimento in proprietà.

Si tratta di una procedura snella, veloce e alternativa al giudizio ordinario, rispetto al quale i costi sono in genere più contenuti.

Il reclamo per la riassegnazione di un nome di dominio viene presentato ai Prestatori del Servizio di risoluzione extragiudiziale delle dispute (PSRD), professionisti accreditati deputati ad amministrare le procedure di riassegnazione dei nomi a dominio.

La scelta del PSRD cui far svolgere la procedura di riassegnazione spetta a chi presenta il reclamo.

Lo Studio Dragotti & Associati si rivolge da anni con successo ai migliori professionisti PSDR per le procedure di riassegnazione dei nomi a dominio in Italia ed all’estero.

La procedura di riassegnazione può essere utilizzata da qualsiasi persona fisica o giuridica che abbia i requisiti per la registrazione di un nome di dominio, in presenza di queste tre condizioni:

  1. il nome di dominio è identico o simile ad un marchio anteriore, o altro segno distintivo aziendale, incluso il nome e cognome specie se notori;
  2. il soggetto registrante non ha diritti né interessi legittimi sul nome di dominio in questione;
  3. il nome di dominio è stato registrato ed è utilizzato in malafede.

Senza addentrarci nei dettagli della procedura, le cui modalità operative sono determinate anche dal tipo di dominio (.it, .com, .eu, e così via), qualora all’esito della riassegnazione venisse decretato il trasferimento di titolarità del dominio, il richiedente si dovrà attivare con il proprio provider per dare seguito all’esecuzione della decisione nei tempi previsti, in modo da evitare che il nome di dominio ritorni ad essere pubblicamente disponibile.

Uno strumento ulteriore di tutela è costituito dall’attivazione di appositi servizi di gestione e sorveglianza dei propri marchi e dei propri domini per esercitare un’azione di vigilanza sul corretto mantenimento dei propri diritti, di prevenzione e di gestione di eventuali illeciti da parte di terzi.

I servizi di sorveglianza permettono di essere tempestivamente avvisati di eventuali depositi effettuati da terzi in violazione dei propri diritti di marchio, consentendo di valutare le azioni amministrative (opposizioni) e giudiziali del caso.

Lo studio Dragotti & Associati assiste il cliente mettendo a disposizione un’esperienza pluridecennale e un network di professionisti in tutto il mondo.