Milano candidata per il Tribunale europeo dei brevetti

La notizia è recentissima ed ufficiale: la decisione è stata presa dal consiglio dei Ministri del 3 settembre 2020.

Non può che essere una decisione di cui rallegrarsi per molte ragioni e in particolare per i vantaggi per i titolari di brevetti europei e, più nello specifico per le imprese del settore Life Science, per tutti gli operatori del settore IP, nonché per il significativo indotto per Milano, la Lombardia e l’Italia tutta, anche in termini di reputazione internazionale.

Il settore cosiddetto Life Science, che comprende l’industria farmaceutica, biotecnologica, quella della produzione di dispositivi biomedici e i servizi sanitari, si colloca ai primi posti in Italia per competitività, produttività e investimenti in Ricerca e sviluppo e pertanto contribuisce significativamente allo sviluppo economico nazionale.

Il tribunale unificato dei brevetti è una Corte sovranazionale che potrà decidere sulle controversie relative alle violazioni e sulla validità dei brevetti europei con effetto unitario e che avrà tre sedi centrali.

Con questa candidatura italiana, alle sedi centrali del Tribunale di Parigi e Monaco potrà essere aggiunta  Milano in sostituzione della sede di Londra.

La presenza di una sezione centrale nel nostro Paese potrà consentire alle imprese italiane di agire o di difendersi nella sede milanese del Tribunale.

Milano potrà quindi diventare una delle capitali europee dei brevetti, insieme a Monaco e Parigi.

I prossimi giorni saranno decisivi per sapere se la candidatura verrà accettata.

Il prossimo 10 settembre, a Bruxelles, si terrà infatti una riunione del Comitato preparatorio di questo tribunale, che dovrà decidere, tra l’altro, quale città dovrà sostituire Londra e in cui l’Italia presenterà ufficialmente la candidatura di Milano.

In attesa di potervi aggiornare degli sviluppi di questa vicenda, per ogni chiarimento non esitate a contattarci scrivendo a: info@dragotti.com